Un racconto tra Rovine, Paesaggio e Luce

A cura di Nadia Stefanel

GENESI DELL’OPERA 

Un fil rouge lega imprescindibilmente le aziende del Gruppo Dino Zoli all’Arte e ai suoi vari campi applicativi. Un legame caratterizzato da passione, creatività e professionalità. Intrecci di storie che si contaminano a vicenda.

Nel 2014 una delle nostre aziende (la DZEngineering) fu chiamata ad intervenire nel cantiere di riqualicazione della Basilica di Siponto, due anni dopo inaugurava l’Opera eterea di Edoardo Tresoldi, per ridare forma a qualcosa che era sparito nelle nebbie del tempo.

Abbiamo voluto così rafforzare questa rapporto arte-impresa con un nuovo progetto nella città di Singapore, dove da 11 anni illuminiamo il Gran Premio di Formula 1, con il Cube Temple, The Absent Matter che si ergeva in uno spazio industriale con la sacralità di un tempio rinascimentale, etereo nella sua costruzione in rete metallica, ma presente nei rimandi sensoriali ad una connotazione prettamente italiana.

Ora, in Fondazione, vi presentiamo un progetto di racconto legato alla Basilica di Siponto, punto di svolta nella carriera di Edoardo e nostro progetto illuminotecnico. Un percorso attraverso la materia stessa, le maglie intrecciate e la luce, perché l’artista gioca con la trasparenza della rete metallica e dei materiali industriali per creare un’esperienza immersiva che trascende la dimensione spazio-temporale e accende un dialogo tra arte e mondo.

E noi vogliamo essere parte di quel mondo.

Nadia Stefanel

L’ARTISTA 

Dopo il successo riscosso a Singapore, in occasione del Gran Premio di Formula 1, DZ Engineering e Fondazione Dino Zoli presentano anche a Forlì il lavoro di Edoardo Tresoldi, uno dei giovani artisti più inuenti d’Europa (“Forbes”, 2017), recentemente incoronato al Coachella Valley Music and Arts Festival in California.

Nella città-stato di Singapore, divenuta negli anni hub asiatico per diverse aziende globali, la DZ Engineering, società di Dino Zoli Group che dal 2011 realizza gli impianti di illuminazione e di comunicazione di pista sul circuito di Marina Bay, ha predisposto anche l’illuminazione artistica di alcuni edici storici come National Gallery Singapore ed Esplanade Theatres on the Bay, festeggiando la vittoria delle gare d’appalto internazionali con la spettacolare installazione “Cube Temple. An ethereal creation of wire mesh in Singapore” di Edoardo Tresoldi, opera eterea fatta di rete metallica e luce. Un progetto che, in occasione del vernissage e dei successivi tre giorni di apertura, ha registrato la presenza di numerosi visitatori, interessati a scoprire un’eccellenza italiana nel mondo.

Dal 13 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019 l’artista sarà ospite della Fondazione Dino Zoli con “La Basilica di Siponto di Edoardo Tresoldi. Un racconto tra Rovine, Paesaggio e Luce”, a cura di Nadia Stefanel.

Il programma di sabato 13 ottobre prevede, alle ore 18.00, un dialogo aperto con Edoardo Tresoldi, durante il quale i visitatori potranno approfondire attraverso una sessione di domande e risposte il percorso dell’artista e l’esperienza di Siponto, alla presenza di Mariastella Margozzi, direttore del Polo museale regionale della Puglia. A seguire, l’inaugurazione della mostra, promossa da DZ Engineering e Fondazione Dino Zoli in collaborazione con MiBAC – Polo Museale della Puglia, Ambasciata d’Italia a Singapore e Regione Emilia-Romagna.

Con “La Basilica di Siponto di Edoardo Tresoldi. Un racconto tra Rovine, Paesaggio e Luce”, l’autore si cimenta per la prima volta nella restituzione al pubblico di un’esperienza importante, ovvero quella della realizzazione di un’installazione permanente in rete metallica dedicata alla Basilica paleocristiana di Santa Maria, voluta dal Ministero per i beni e le attività culturali per il Parco Archeologico “Le Basiliche” di Siponto. Perfettamente integrata nel contesto pugliese, la scultura trasparente si congura come un manufatto contemporaneo capace di aprire nuovi scenari per la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e archeologico, in cui la luce gioca un ruolo determinante nel rapporto presenza-assenza.

Il progetto della Fondazione Dino Zoli intende ripercorrere, grazie all’uso di materiali d’archivio, il primo incontro tra Edoardo Tresoldi e gli ingegneri della DZ Engineering, chiamati nel 2016 ad illuminare la Basilica di Siponto sotto la supervisione di COBAR SpA. «Abbiamo conosciuto Edoardo – spiega Roberto Grilli, General Manager di DZ Engineering – illuminando il suo primo capolavoro». «È dal quel momento – prosegue Monica Zoli, Amministratore Unico di DZ Engineering – che sogniamo un progetto congiunto. Ora ne abbiamo realizzati addirittura due, uno a Singapore e l’altro a Forlì, in un’ottica di imprescindibile dialogo tra arte e impresa».

La mostra – spiega Nadia Stefanel, direttore della Fondazione Dino Zoli – «raccoglie bozzetti, riproduzioni fotograche e video che
documentano le diverse fasi che hanno portato alla realizzazione della così detta scultura-architettura. Il percorso si articola in tre sezioni: la prima dedicata alla storia e all’analisi del preesistente, la seconda incentrata sull’architettura, analizzata anche attraverso i fogli di taglio, la terza relativa ai progetti realizzati dagli ingegneri della DZ Engineering».

La ricerca di Edoardo Tresoldi si caratterizza per l’uso della rete metallica. A dierenza dell’architettura convenzionale, che racchiude lo spazio restituendo un paesaggio modicato dall’uomo, la sua struttura essenziale abbraccia il contesto e accoglie la presenza umana dando vita a un’inedita realtà esperienziale. Una dimensione eterea in costante dialogo con il paesaggio, inteso come contaminazione di linguaggi culturali, sociali e identitari, le cui dinamiche diventano parti costituenti dell’opera.

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