Green pass.
Nuove regole per accedere a musei, mostre e biblioteche.
Da venerdì 6 agosto 2020, in seguito all’entrata in vigore del decreto legge 105/2021, per accedere alle sedi della Fondazione Dino Zoli sarà obbligatorio essere in possesso di certificazione verde Covid-19, il cosiddetto green pass.
La verifica della certificazione avviene tramite esibizione del green pass in formato digitale o cartaceo insieme a un documento di riconoscimento valido. A tutela della privacy i dati personali del titolare vengono solo letti, tramite l’app nazionale VerificaC19, ma non registrati.
Il green pass non è richiesto per le persone escluse per età dalla campagna vaccinale (fino a 12 anni) oppure esenti sulla base di motivazioni mediche certificate.
Al fine di favorirne la leggibilità attraverso la app VerificaC19, si consiglia di presentarsi muniti preferibilmente di green pass in formato digitale.
La certificazione verde, rilasciata dal Ministero della Salute, si può ottenere:
– dopo essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi;
– dopo aver fatto la vaccinazione anti Covid-19 (viene emessa sia alla prima dose, sia al completamento del ciclo vaccinale);
– dopo essere risultati negativi a un test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore.
Per poter garantire la miglior tutela dei visitatori ed evitare al massimo il rischio di contagio, la Fondazione Dino Zoli ha attivato le necessarie misure di sicurezza per il contenimento del COVID-19.
L’accesso e la permanenza all’interno di tutte le sedi dell’Istituzione è facilitato dalla presenza di alcuni ausili, quali una segnaletica specifica, anche direzionale e cartelli.
Si riportano di seguito alcune informazioni utili alla visita.
– durante la visita, per l’intero periodo di permanenza all’interno della struttura è necessario mantenere sempre la distanza di sicurezza interpersonale evitando affollamenti
– l’uso della mascherina è obbligatorio, anche per i bambini di età superiore a 6 anni.