inaugurazione: sabato 11 Novembre 2017 ore 18:30
11 Novembre 2017 – 07 Gennaio 2018
orari:
LU-MA-ME-GIO 9.30-12.30
VE-SA-DO 9.30-12.30 e 16-19
CHIUSURA: 25/12/17 – 26/12/17 – 01/01/18
LIEVE PICCOLA ANIMA SMARRITA… | XI COMANDAMENTO: NON DIMENTICARE
Un’installazione di Milena Altini a margine alla mostra di Mustafa Sabbagh
Animula vagula blandula sono i versi di una breve poesia dell’imperatore Adriano (76—138), versi ripresi nel romanzo Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar (1951).
L’imperatore parla alla sua anima prendendo congedo dalla sua vita terrena, vede la propria anima fluttuare, vagula, come smarrita e si rivolge a lei chiedendole di ascoltare il racconto della propria vita.
Anime senza colpa, prima del giudizio, compongono un gruppo scultoreo di Milena Altini, anime qui unite assieme a dialogare con l’opera Hebe vs. Hebe (2017) di Mustafa Sabbagh, in un confronto serrato tra due metafisiche, tra due espressioni artistiche ugualmente visionarie.
Le anime di Milena Altini sono grandi bulbi costruiti con strisce di pelle (vitello e agnello) cucite assieme a comporre giganteschi organismi, mitocondri allungati, ovari rivestiti di una guaina, un perisperma, come anatomie arcane, anatomie di anime.
La guaina in pelle cita di riflesso il grande tema della poetica di Mustafa Sabbagh, il derma protettivo delle creature, surrogato nella Hebe vs. Hebe da una patina nera, argillosa.
Nei lavori di Milena Altini la patina è pelle animale, involucro di animali sacri o sacrificali, composti e accostati in una sorta di grandioso Compianto contemporaneo, in cui le anime delle madri piangono riflettendosi nel nero della propria pelle.
Il tema della pelle e del tessuto costituisce a sua volta un rimando ad una delle attività principali del committente, la Fondazione Dino Zoli: la Dino Zoli Textile costituisce il perno imprenditoriale di un gruppo che consapevolmente usa il linguaggio dell’arte contemporanea per costruire un discorso su di sé.
L’installazione Lieve piccola anima smarrita verrà inaugurata al pubblico il giorno 11 novembre alle 18.30 e rimarrà visitabile nei locali della Fondazione Dino Zoli fino al 7 gennaio 2018.
L’installazione in questo senso costituisce un capitolo ulteriore del percorso di esposizione antologica dell’opera di Mustafa Sabbagh iniziato con la mostra maior ai Musei San Domenico “XI Comandamento: Non dimenticare”.