BIOGRAFIA DI MIMMO PALADINO
Nasce a Paduli (Benevento) il 18 dicembre 1948. Nei primi anni Settanta inizia a concentrarsi sul disegno, introducendo quei soggetti mitologici che poi acquisteranno un ruolo di basilare importanza nella sua arte. Le sue opere si rifanno a una vasta gamma di fonti archeologiche, mitologiche e stilistiche che comprendono l’arte egizia, etrusca, greco-romana, paleocristiana e romanica. Lavora con differenti mezzi espressivi: disegno, pittura, scultura e varie tecniche di incisione. La sua produzione artistica, nella proliferazione delle tecniche e delle fonti, sembra offuscare la distinzione tra scultura e pittura e aprire un dialogo tra i modi di rappresentazione tradizionali e quelli minimalisti.
Nel 1980 viene inserito nella mostra “Aperto 80” alla Biennale di Venezia e di conseguenza nel gruppo di artisti italiani della medesima generazione definiti ‘’Transavanguardia’’, in cui si annoverano Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria. Ha tenuto numerose mostre in tutta Europa, in America e in Oriente. Dal 1983 ha associato alle immagini dipinte oggetti di recupero e forme scolpite in legno e in bronzo, mentre dal 1985 ha prodotto opere tridimensionali, con serie di figure totemiche arcaizzanti in calcare.
Nel 2011 nel Palazzo Reale a Milano è stata allestita una grande retrospettiva che ripercorre gli ultimi quarant’anni di carriera del maestro campano. Nel 2017 ha realizzato i nuovi paramenti sacri della Cappella Rucellai nel complesso dell’ex-chiesa di San Pancrazio a Firenze.
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