Thomas Scalco, è nato a Vicenza nel 1987.
Dopo la maturità artistica, ha frequentato il corso di primo livello in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, diplomandosi nel 2011.
Nel 2014 ha conseguito il diploma di specializzazione in Pittura e Arti visive nella stessa Accademia.
E’ stato finalista al Premio Lissone (2014) menzionato dalla giuria del Premio Ora (2015), vincitore del primo premio Under30 all’ Arteam Cup (2015), del primo premio per la pittura al Premio Lynx
(2016), invitato al 57° Premio Bugatti-Segantini (2017), finalista al premio Arti Visive San Fedele (2017), selezionato dalla G.A.M di Verona per il Premio Level 0 ad Art Verona 2018.
Nel 2016 ha tenuto la prima mostra personale, Ossimori presso gli spazi milanesi di Banca Sistema.
Nello stesso anno viene invitato da I Martedì Critici a partecipare alla residenza artistica Bocs di Cosenza a cui farà seguito la partecipazione alla mostra inaugurale del Bocs Museum, curata da
Alberto Dambruoso (2017). Al 2017 inoltre risale la seconda personale, Il decifrabile languore della trasparenza presso Villa Contemporanea a Monza, con la cura di Matteo Galbiati.
Tra le esposizioni recenti, Arteamcup 2018 presso la fondazione Zoli di Forlì, dove è stato premiato con l’acquisizione della propria opera da parte della Fondazione, il Premio Combat , a cui è arrivato finalista e la personale La filigrana del vuoto, presso il Kreis für kunst und kultur di Ortisei a cura di Gabriele Salvaterra.

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