Diario di Vite dal Mare di Sicilia

La storia di un’emigrazione comincia sempre da un punto di partenza e finisce con un punto di arrivo. E poi c’è tutto quello che sta nel mezzo. Il viaggio. Che spesso è la parte più difficile da vivere e raccontare.

La Fondazione Dino Zoli ripartirà a febbraio con la sua attività con la mostra di sculture dell’artista forlivese Massimo Sansavini, dal titolo Touroperator, con opere costruite utilizzando gli scafi recuperati nel cimitero delle barche di Lampedusa dall’artista.

Nel settembre 2015, per la prima volta, il Tribunale di Agrigento ha autorizzato un artista al prelievo di fasciame degli scafi dei migranti sottoposti a confisca e custoditi presso la ex base americana Loran a Lampedusa per realizzarne delle opere.

 Ciascuna è diventata il racconto di un naufragio: il titolo è la data in cui è avvenuto, il materiale è il legno delle imbarcazioni su cui i migranti hanno viaggiato.

L’ARTISTA 

Touroperator nasce per raccontare le migrazioni, per diventare didattica sul tema da realizzare nelle scuole, per tessere relazioni con i migranti di seconda generazione, e per essere un progetto espositivo itinerante; di seguito le sedi dove la mostra è già stata accolta: 22/9 – 3/10 2016 ai Musei San Domenico a Forlì; 14-19/11 2016 al Parlamento Europeo Bruxelles.

I visitatori della mostra saranno accolti da un floor graphic che ritrae le coste africane, quelle italiane e il mare che le divide: un preambolo visivo per immergere il visitatore da subito nel tema trattato e nell’attualità.

Il percorso espositivo, che vedrà allestite una ventina delle opere di più grandi dimensioni di Sansavini, sarà arricchito, inoltre, da immagini, video e pannelli informativi per aiutare il visitatore a comprendere meglio il complesso mondo delle migrazioni.

La mostra a Bologna

Le opere del progetto Tour Operato saranno esposte nella sede dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna così da essere fruibili, oltre che dal pubblico, anche dagli stessi funzionari della Pubblica Amministrazione. Le sculture di massimo Sansavini scelte per la sede di Bologna sono di medio-piccole dimensioni e saranno accompagnate da un corredo fotografico e da pannelli esplicativi.

Il 28 Febbraio, l’apertura della mostra sarà preceduta da un convegno indirizzato alle scuole tenuto da Francesco Niccolò Moro della Facoltà di Scienze Politiche, Sociali e Internazionali dell’Università di Bologna.

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